
Società e Costume
Giovedì 06 Ottobre 2011
Negativo per genitori e figli
Pediatri contro lo spot Vodafone
L'accusa è precisa: quelle immagini sono l'esempio di come non devono essere educati i figli - Un appello affinchè ai ragazzi si insegnino regole certe. La replica dell'azienda: fraintesi
lanciato dall'azienda.
Lo spot, trasmesso sia sulle tv sia attraverso il web, mostra un bambino che ne combina di tutti i colorì (dal buttare un mazzo di chiavi nel gabinetto al mettere il telecomando nell'inchiostro fino ad imbrattare i muri di casa) e che riceve in cambio dai genitori non un rimprovero e un richiamo alle regole, ma un sorriso comprensivo.
"Lo spot appare come un messaggio a sostegno dell'incapacità dei genitori di dare delle regole certe ai propri figli, di insegnare ciò si fa e ciò che non si fa sin dalla più tenera età" afferma il Presidente dei pediatri Alberto Ugazio.
"Inoltre - aggiunge - è un esempio molto negativo per i bambini che vedono tollerati (ed addirittura apprezzati) comportamenti che devono invece essere fortemente censurati. L'educazione è apprendimento delle regole, che avviene in primo luogo in famiglia, e dalle quali il bambino riceve la sua individualità sociale".
Per il segretario Rino Agostiniani "stiamo vivendo un periodo storico di emergenza educativa, con genitori, spesso talmente fragili ed emotivi, da ritrovarsi incapaci di porre regole, di predisporre con autorità e solidità quei paletti che consentono al bambino di orientarsi una volta adulto. La società dei pediatri vuole prendere spunto dallo spot, per lanciare un appello ai genitori affinché diano ai figli regole certe, elemento fondamentale per assicurare una vita migliore da adulti".
Ci spiace che lo spot sia stato frainteso nei messaggi e nei contenuti e, come sempre, terremo in considerazione le segnalazioni che giungono alla nostra attenzione". E' quanto afferma Vodafone a seguito delle dichiarazioni rilasciate dalla Società italiana pediatria sull'ultima campagna televisiva della società di telefonia.
Il filmato ha come protagonista un bambino che combina marachelle di ogni genere e i genitori non lo rimproverano, ma gli sorridono. "E' uno spot - ricorda Vodafone - e, come tale, estremizza le situazioni senza avere la pretesa di rappresentare la realtà né tantomeno un modello. In particolare la pubblicità in questione semplicemente racconta in modo giocoso una situazione familiare paradossale, in cui la preoccupazione dei genitori per le marachelle del bambino si trasforma in un gesto di affetto, non di approvazione, quando vedono l'immagine del cuore e della famiglia".
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