
Società e Costume
Venerdì 27 Maggio 2011
Nucleare: in Svizzera
le donne hanno detto «no»
Per il quotidiano «Blick», sono state in effetti le quattro donne dell'esecutivo - Doris Leuthard, Simonetta Sommaruga, Micheline Calmy-Rey ed Eveline Widmer-Schlumpf - a schierarsi contro il nucleare
E molti sottolineano il cambio di rotta di Doris Leuthard, tanto da essere soprannominata «Atom-Doris», che con il suo voto ha fatto pendere la bilancia sul fianco del nuke free. Membro a pieno titolo della lobby dell'atomo fino a poco tempo fa, la consigliera federale adesso guida la Svizzera nel nuovo futuro di energie alternative.
Molto critica invece la «Basler Zeitung» - riassume Swissinfo - per la quale le quattro ministre hanno varato la politica energetica dei prossimi 50-80 anni «senza discutere con l`industria elettrica, senza considerare l`opinione del mondo economico e senza ascoltare gli esperti indipendenti». E aggiunge: «Un normale governo svizzero» - evidentemente non è normale quello composto da una maggioranza di donne, 4 su 7 membri del Consiglio - non avrebbe ceduto così in fretta alla pressione di un'opinione pubblica impaurita da Fukushima. Per la «Basler Zeitung», l'abbandono dell`atomo, dettato dall`imminenza delle elezioni federali (ad ottobre), costerà caro ai contribuenti svizzeri. Il governo, scrive, non si preoccupa della sicurezza della popolazione, bensì ha paura degli elettori.
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