La prima settimana della presidenza Trump – nel frattempo, siamo arrivati quasi a due – è stata variamente definita dai media come frenetica, vorticosa, intensa, catastrofica.
Di tutto si può accusare il presidente americano tranne che di essere rimasto con le mani in mano. Nel giro di pochi giorni ha voluto agire concretamente – o con apparenza di concretezza – su tutti i temi della sua campagna elettorale: l’immigrazione (il “muro” col Messico e il blocco degli ingressi da alcuni paesi musulmani), l’economia (l’oleodotto Dakota), la sicurezza sociale (smantellamento di Obamacare), l’aborto (niente più fondi alle onlus che lo promuovono) e altro ancora. Non poteva fare altrimenti, Trump, perché sa bene che chi lo ha eletto non aspetta. Egli ha promesso soluzioni dirette in breve tempo e dunque ogni esitazione, ogni apparente ritardo, ogni procrastinazione potrebbero diminuire il suo già misurato consenso.
Inoltre, Trump deve considerare che la cifra sociale del mondo è oggi più che mai la fretta. La storica flemma della politica, il suo rinviare in cerca del più dettagliato dei compromessi, sono istantaneamente etichettate come ignavia, incapacità, disinteresse per le sorti del cittadino comune. Il quale chiede – anzi, esige - risultati immediati: quando prende il Moment nel giro di un quarto d’ora il malditesta è passato, perché non dovrebbe funzionare così anche con la politica? Un mezzo Trump dopo i pasti e il terrorismo sarà un ricordo, uno prima di dormire e ci si risveglierà in piena ripresa economica.
L’inevitabile dissolversi di questa illusione è oggi fonte di straordinarie frustrazioni e alimenta ogni minuto le divisioni sociali. Essa è utile soltanto ai candidati in campagna elettorale: ben gestita, può farli eleggere in un lampo. Peccato che, subito dopo, cominci a ritorcersi contro di loro. Il ripetersi di questo spettacolo, però, non turba mai noi elettori e, soprattutto, non ci suggerisce alcuna riflessione: siamo già impegnati a scegliere in fretta e furia il prossimo candidato Moment.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
