Il test supremo

Per quanto il volume delle farneticazioni di chi, irresponsabilmente, diffonde falsi allarmi sui vaccini sia ancora piuttosto alto, bisogna riconoscere che la voce di quanti si impegnano a riportare la faccenda nell’alveo della ragione si sta facendo sentire. E meno male: oltre che minacciare la salute di tutti, la circolazione di teorie strampalate potrebbe rappresentare un pericoloso precedente. Sdoganata una fesseria, perché non procedere con tutte le altre?

Il problema è che altre fesserie sono già sdoganate, anche se poche di pericolosità comparabile con quella che demonizza i vaccini. Tuttavia esistono, e circolano: se non minacciano direttamente la salute dei bambini , potrebbero arrivare a comprometterne l’educazione.

Uno studio condotto in Germania su una batteria di 91 insegnanti di musica ha stabilito che tra di loro l’adesione a certe convinzioni erronee, legate in particolare alle neuroscienze, è ancora piuttosto alta.

In tempi recenti, la ricerca ha demolito alcuni “miti” legati alla funzionalità del cervello. Uno di questi, molto comune, è che noi «impieghiamo circa il dieci per cento delle nostre facoltà intellettive». Ci sono perfino alcuni film basati su questa premessa, uno dei quali con Morgan Freeman: peccato sia una bufala. Altro “mito” infondato è quello che vuole separare nettamente le competenze dell’emisfero destro da quelle del sinistro: da un lato la creatività e la fantasia, dall’altro l’analisi e il calcolo. Infine, ecco la diffusa leggenda dello “stile di apprendimento”: questa teoria vorrebbe che gli insegnanti adeguassero la loro tecnica di insegnamento al metodo di apprendimento “prediletto” da ogni allievo. Un’impostazione di grande successo, soprattutto tra i genitori, che cullano così l’illusione di un’istruzione «su misura» per i figli. In realtà, un mito senza base scientifica.

Tutte queste leggende e altre ancora concorrono, in particolare l’ultima, a trasmettere ai nostri eredi, anche quando ben vaccinati, convinzioni sbagliate e opinioni distorte. Ma forse sarà la vita stessa a correggere tanta confusione, imponendo a tutti il test supremo: distinguere la verità dalla menzogna.

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