La cattiva reputazione

Il quotidiano “Sun” ha messo Napoli tra la dieci città più pericolose del mondo e questa è una novità. Non è una novità, invece, che il “Sun” sia da sempre tra i dieci giornali meno attendibili del mondo, in compagnia del suo fratellastro “News of the world” coinvolto in uno scandalo che vide alcuni dei dipendenti accusati di spionaggio telefonico e corruzione .

Facile, dunque, per i difensori di Napoli fare leva sulla scadente reputazione della fonte che denigra la città. Per sapere come vanno le cose sarà meglio ricorrere a una testata più equilibrata ed attenta. L’agenzia Ansa, per esempio.

Ebbene, giusto ieri la pagina web dell’Ansa dedicata alla Campania riportava queste notizie: “Bagnoli: firmato accordo Governo-Regione-Comune”; “Sindaci di Vesuvio: stato di emergenza per gli incendi”; “Lite tra extracomunitari: morto terzo nigeriano”; “Focolaio morbillo a Vietri, situazione sotto controllo”, “Mattarella, roghi? Azioni criminali”; “Assenteismo a Capri, 7 misure cautelari per medici ospedale”, “Corruzione, coinvolti 12 dipendenti del Fisco”; “Sbucano dalle fogne e disarmano le guardie: via con 200mila euro”.

Ora, non è che le notizie dalle altre regioni riguardino tutte concorsi per la rosa più bella, ma qui ce n’è abbastanza non per dare ragione al Sun - attenzione - ma per non riuscire a dargli torto, certo non con le solite vibranti proteste e gli esercizi di stile retorico. La cattiva reputazione fa come certi delinquenti: esce dalle fogne e ti disarma.

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