Teste e cratoni

In fondo, è tutto un problema geologico. Anche se si manifesta su due livelli diversi. Il primo, ovviamente, è quello che riguarda suolo e sottosuolo dove, ormai l’abbiamo capito anche noi ignoranti, è in corso un’attività seriale inedita, nel senso di mai registrata nel tempo - geologicamente quasi irrilevante - della presenza umana.

Le parole di Alessandro Amato, dirigente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, al Corsera fanno intuire quanto vaga sia per forza di cose ogni descrizione della contingenza: «A lungo termine si creano dei cicli sismici che rilasciano energia in modo irregolare. Ogni ciclo è unico, difficilmente uguale a un altro e dipendente sempre dalla costituzione delle rocce che conosciamo solo da lontano. Inoltre le faglie non si muovono tutte insieme ma a macchia di leopardo».

Insomma: cicli «irregolari», «difficilmente uguali» in rocce «che conosciamo da lontano», caratterizzati da movimenti «a macchia di leopardo». Tutto ciò trasforma l’analisi scientifica in poco più di una divinazione.

Al secondo livello, altrettanto agitato, sta la tettonica delle placche sociali, la geologia delle opinioni e delle polemiche, l’orogenesi delle boutade dei leader di partito e il magma della nostra generale stupidità. Anche questa è un’attività largamente imprevedibile, sempre sorprendente, che si manifesta a macchia di leopardo o, a essere più precisi, a sbrodolata di ubriaco.

L’osservazione scientifica di questo fenomeno è per forza di cose imprecisa, per non dire del tutto inattendibile. Sembra di poter affermare che ogni volta supera se stesso per intensità, clamore e riposizionamento del limite della vergogna, ma probabilmente non è così: la sensazione è invece prodotta dalla nostra crescente stanchezza, dalla disillusione e dalla speranza nel genere umano che, costretta al lumicino, si dibatte per lasciare un’ultima traccia di sé. Non vorrei suonare inutilmente catastrofico ma, forse, manca poco. Poi la geologia delle rocce e delle geodi, dei scisti e dei cratoni dominerà del tutto anche le nostre teste.

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