
Abbiamo letto e scritto troppe storie che di Natale sembrano avere nulla o quasi, anzi a volte gridare contro. Le abbiamo, semplicemente, vissute.
Eppure siamo qui, che ormai sfioriamo una giornata speciale, per chi crede e per chi comunque è in attesa di qualcosa. Vorremmo prendere tutte quelle storie e avvolgerle in un nastro caldo, non appariscente, quasi a chiedere scusa prima di tutto a Chi scrive una storia di vita e speranza ogni giorno. Difficile accorgersene, ma queste storie esistono e sono più forti di tutto.
Questa almeno è la nostra convinzione, di donna che vive e scrive in terra di provincia, e che legge, che siano lettere o note da chi con noi condivide questo viaggio, o che siano espressioni sui volti della legge che incontra.
Perché noi donne, che corriamo e talora cadiamo, non abbiamo smarrito questa capacità di bloccarci a uno sguardo e di volerne condividere le emozioni, il dolore, la gioia.
Anche in questa nostra terra di provincia, alla sua ultima corsa e che domani speriamo sappia fermarsi per gustare la pietanza più deliziosa a tavola: lo stare insieme, con un'attesa terminata e un'altra che inizia.
Auguri a tutti
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