Autogol generazionale

Davanti allo sportello del giovane garbato c'è l'anziano a eseguire il suo rinnovo con puntualità perfetta. E in questo mondo un po' scomposto con l'alibi dell'afa, lui è un figurino: jeans eleganti, camicia perfettamente stirata. Estrae il portafoglio con tessera e lettera di avviso per il rinnovo.

Lo spazio si riempie di persone con la testa (e gli abiti) già sulla spiaggia. Lui sempre impeccabile dialoga con l'impiegato. Finché quest'ultimo gli chiede un'altra tessera, per cui ogni anno ha uno sconto sulla quota. L'uomo risponde con garbo: non ce l'ho qui, ma non avete i computer?

L'ultima domanda è come un rimprovero generazionale. E un autogol, che ci dobbiamo pigliare in silenzio: nel giro di pochi minuti, i pc rallentano e si crea la coda.

L'interrogativo sembra esser rimasto lì, a risuonare come un blando ma resistente monito: e i vostri computer, ci migliorerebbero la vita?

 

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