Giovanni e il compito che ci affida

Balen. Racchiuso ancora in questa parola usata per accogliere me come tante persone della sua città e della sua Sacconago. Così rivedo Giovanni Sacconago, il suo sorriso che sapeva diventare anche rabbia positiva quando non si attribuiva la giusta importanza alle tradizioni, al motore di Busto. Se ogni anno sfilano ancora i carri di Carnevale con la maschera cittadina, il Tarlisu, è merito suo. Se nelle scuole è entrata la storia di Busto, è grazie alla sua deliziosa testardaggine. Perché gli scampoli del nostro passato - metaforicamente e fisicamente, con i tessuti che uscivano dalle aziende - sono una tradizione, e nel senso più nobile e profondo: la tradizione che resta, che scolpisce le nostre vite, che ce ne accorgiamo o no.

Giovanni Sacconago ha portato avanti questa battaglia per tanti anni e non si è mai scoraggiato, anche quando trovava muri e indifferenza. La tradizione resta, come l'affetto per questo uomo che dopo tante lotte ha deciso di andare dalla sua amata moglie. Mi sta aspettando, è l'ultimo pensiero, sono le ultime parole del nostro Giovanni in questi giorni.

Che abbiamo dovuto lasciar andare, com'era giusto e come voleva. Ma che dobbiamo far restare, facendo nostro giorno dopo giorno il suo spirito. Dobbiamo imparare a lottare un po' anche noi.

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