Il Papa e i carcerati da ascoltare

E' tornato un cuore da Roma. Lo mostra un coscritto del Papa, Peppino Tagliabue, e si commuove ancora. In realtà, la scatola evoca quella consegnata a Francesco per il suo compleanno, che aveva un pensiero speciale: quello dei carcerati di Busto Arsizio.

Ci hanno messo i dolci da loro realizzati. Hanno offerto una lettera al pontefice, che veniva raggiunto per i festeggiamenti dal club Trentasei di Busto Arsizio appunto, guidato da Silvana Dell'Acqua. Tra le righe la devozione, la riconoscenza e il dolore. Lei è al suo primo Natale da Papa, dicono con semplicità che tocca l'animo, noi siamo qui da tanti anni, tanti giorni di Natale...

Non sappiamo cosa farà Papa Francesco rileggendo quella missiva. Ha incontrato anche altre persone di Busto e storie di sofferenza e coraggio.

Sappiamo ciò che possiamo fare noi: non dimenticarci di chi soffre nascosto, che sia in una cella, che sia in un luogo da dove non può o non vuole uscire, che sia sotto i nostri occhi ma senza farsi notare. Una preghiera, una mano tesa, ascoltare. E andare noi da loro, senza aspettare oltre.

E' tornato un cuore da Roma. E tanti altri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA