Il re del paté

Esistono negozi, che mantengono un'insegna nonostante altre attività si siano date il cambio dietro le loro vetrine.

Nel cuore di Busto ce n'è una che è rimasta accesa nell'immaginario collettivo, fino a pochi giorni fa. Non importa che da anni fosse ormai cessato il lavoro della gastronomia. Quando si passava, i più anziani e i più golosi potevano sentire ancora un profumo nell'aria. Uno che si distingueva, era quello del paté. Una prelibatezza che i Nembri sapevano preparare in modo strepitoso. Tanto che Angelo, anche una volta in pensione, nelle feste comandate sapeva cosa aspettasse con devozione un gruppo di amici leali: quel piccolo tesoro, per anni offerto alla città e ora a una cerchia speciale di persone, legate dall'affetto oltre che dall'ammirazione per il suo lavoro.

In questi giorni Angelo se n'è andato. Forse il suo paté era richiesto altrove, perché - si dice - ci sono meraviglie con cui gli umani sanno incantare pure gli angeli.

Ma sono certa che soprattutto in prossimità di Natale chi vuole bene ad Angelo e sosterà vicino alla basilica, sentirà quel profumo speciale più forte che mai. Perché gli angeli sanno rassicurare e dire grazie nel loro modo delicato.

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