La ferocia umana

Se volete avere un assaggio indolore della ferocia umana, andate in un luogo con lunga coda, scandita dai biglietti con il turno.

Ad esempio, in una sala prelievi. Aspettate che uno, uno solo, entri, non prenda il biglietto e si diriga a passo sicuro verso lo sportello appena liberatosi. Anche se nella stanza gremita ci sono persone che magari prima stavano rimuginando sui propri problemi, in mezzo secondo i loro occhi riprendono vigore e i muscoli sono improvvisamente flessi come per saltare alla gola dello sciagurato.

L'aria si carica di tensione, una signora stringe la borsetta, ma non vi stupireste se la scagliasse contro il malandrino. Sguardi di riprovazione potrebbero caricarsi di energia atomica e voi stessi, seduti e incolpevoli, per un attimo avvertite la tentazione di darvela a gambe.

Poi il reo si allontana, esce e ritorna con un carrello: era il fornitore. E l'aria torna leggera, tutti accarezzano soddisfatti il proprio biglietto. Finché una signora sibila: non sarà quello che parcheggia sul marciapiede a quest'ora ogni lunedì?

Brivido di orrore. La paura ritorna.

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