
La prima sera di freddo, in una piazza prima vuota ma sempre sfavillante. Poi con i volti che compaiono e scaldano un po' di più.
Sotto i portici deserti della città, lembi di tappeti abbandonati. E all'inizio ti è parso di vedere un barbone. Ma poi ti accorgi che quelle strane stoffe sono sparse per il centro.
La prima sera di freddo, ti infili nella tenda di una manifestazione o di un bar che tra riscaldamento, musica e drink ti toglie i brividi.
Ma se avessi il coraggio di spingerti fino alla stazione o in altri luoghi che conosci, avresti la visione di uno e più clochard che si apprestano a trascorrere la prima notte di freddo autentico lì. E forse ti verrebbe in mente quella sera in cui la caldaia ti aveva drasticamente abbandonata e ti sentivi gelida e miserabile, nonostante avessi un tetto e una dispensa piena.
Sono così, pensieri che si accumulano sulla prima notte di freddo. Per chi è fortunato e chi no.
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