
C'era una volta il buon senso. Funzionava, più o meno, così. Quando l'autunno iniziava a rincorrere l'inverno, per tempo le persone di buona volontà e senso civico si avviavano - come i pastori della transumanza - dai gommisti per aggredire i pericoli della stagione. Se ci si imprigriva e si correva soltanto ai primi fiocchi, ci si rassegnava alle code, maledicendo unicamente se stessi. E i più menefreghisti prenotavano la sanzione, come da codice.
Ma ora incombe una stagione che nessuna gomma o altro armamentario possono sfidare: quella della burocrazia.
E qual è il risultato? E' che le persone, convinte ancora di vivere nell'era del buon senso, escono di casa e si avviano alla transumanza delle gomme, i più prudenti si recano anche mezz'ora prima dell'apertura dell'esercizio, prevedendo tempi più allungati da affrontare con pazienza, tra una chiacchiera e un caffè. Pia illusione. Arrivano e vedono un esercito di macchine e automobilisti incazzati neri alla Gioele Dix. Li assale il dubbio che siano lì dalla notte, stile concerto rock. Siccome si dà il caso che molti lavorino, e pure lontano, compiono un triste dietrofront, studiando una strategia. Magari ripasseranno gli articoli sulle prenotazioni dei libri di Harry Potter, quando la gente assediava le librerie ore prima. E hanno solo un altro, inconfessato timore: che si escogiterà presto qualche altra diavoleria per disciplinare un atto di civiltà e sicurezza (personale e altrui) che dovrebbe sfiorare l'automatismo. Harry Potter, c'è una formula magica contro le pie illusioni?
Ma ora incombe una stagione che nessuna gomma o altro armamentario possono sfidare: quella della burocrazia.
E qual è il risultato? E' che le persone, convinte ancora di vivere nell'era del buon senso, escono di casa e si avviano alla transumanza delle gomme, i più prudenti si recano anche mezz'ora prima dell'apertura dell'esercizio, prevedendo tempi più allungati da affrontare con pazienza, tra una chiacchiera e un caffè. Pia illusione. Arrivano e vedono un esercito di macchine e automobilisti incazzati neri alla Gioele Dix. Li assale il dubbio che siano lì dalla notte, stile concerto rock. Siccome si dà il caso che molti lavorino, e pure lontano, compiono un triste dietrofront, studiando una strategia. Magari ripasseranno gli articoli sulle prenotazioni dei libri di Harry Potter, quando la gente assediava le librerie ore prima. E hanno solo un altro, inconfessato timore: che si escogiterà presto qualche altra diavoleria per disciplinare un atto di civiltà e sicurezza (personale e altrui) che dovrebbe sfiorare l'automatismo. Harry Potter, c'è una formula magica contro le pie illusioni?
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