Strade, emergenza sicurezza
Record di decessi in un anno

Meno incidenti sulle strade comasche, ma più gravi. E una media giornaliera di quattro incidenti con feriti al giorno. È questa la fotografia che emerge dal rapporto tra Aci e Istat che ha scandagliato le strade comasche e quelle italiane

Como - Meno incidenti sulle strade comasche, ma più gravi. E una media giornaliera di quattro incidenti con feriti al giorno. È questa la fotografia che emerge dal rapporto tra Aci e Istat che ha scandagliato le strade comasche e quelle italiane. In tutta Italia i sinistri con feriti rilevati quotidianamente dalle forze dell’ordine sono 600.
Le statistiche registrano un calo del numero di incidenti in provincia di Como, passati dai 1861 del 2005 ai 1594 del 2008. In pratica si tratta di quattro incidenti con feriti ogni giorno. La maggior parte degli incidenti avvengono sulle strade urbane, mentre la percentuale degli scontri che avvengono in autostrada a livello nazionale è pari al 5.7% del totale. I valori si riferiscono ad incidenti verbalizzati da tutte le forze dell’ordine (polizia locale, polizia stradale e carabinieri). Ma ci sono sinistri minori non rilevati, ma semplicemente denunciati alle compagnie di assicurazione. Solitamente gli incidenti che richiedono l’intervento delle forze dell’ordine sono quelli che necessitano anche dell’intervento dei mezzi di soccorso. Continuano, in ogni caso, ad essere le moto i veicoli più a rischio sulle strade del Comasco mentre in città la causa principale di incidenti e feriti è la distrazione.
Sulle strade comasche l’anno scorso ci sono stati 2.147 feriti e 37 morti. Nel 2005 i feriti erano stati 2.611 mentre i morti 24. Questo significa che a fronte di una diminuzione del numero di incidenti, aumentano quelli con le conseguenze peggiori per gli occupanti dei veicoli. E i dati del 2009, con tutta probabilità, registreranno per quanto riguarda il Lario, un abbassamento dell’età delle vittime (basta citare l’incidente dell’estate scorsa in via Brogeda e quello di poche settimane fa in Napoleona).
L’indagine dell’Aci ha stimato, su scala nazionale che, i guai peggiori si verificano nelle ore notturne. «Nel 2008 - si legge nel rapporto - nella fascia oraria compresa tra le 22 e le 6 si sono verificati 28.983 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 1.204 persone (pari al 25,4%% del totale dei morti) e il ferimento di altre 46.921». I giovani "under 30" sono i più colpiti: la fascia di età 25-29 risulta quella con il più elevato numero di morti; tra i 20 e i 24 anni si registrano più feriti. Il maggior numero di incidenti, morti e feriti si verifica sulle strade urbane, ma quelli più gravi avvengono sulle extraurbane. Più sicure le autostrade. «Nel 2008- si legge ancora nel documento nazionale -  il maggior numero di incidenti si è verificato a luglio (21.369 in valore assoluto), che è anche il mese con la media giornaliera più alta (689). All’opposto, a dicembre si registra il numero più basso di incidenti in valore assoluto (16.105) con la più bassa media giornaliera (520). Anche per quanto riguarda il numero di morti luglio è il mese in cui il valore risulta massimo: 487 in termini assoluti e 16 in media giornaliera. Il valore più basso si colloca, invece, in corrispondenza del mese di febbraio, in cui si registrano 341 morti per incidente stradale, mentre novembre presenta la media giornaliera più contenuta (11). L’indice di mortalità, analogamente a quanto registrato per l’anno 2007, risulta più elevato in corrispondenza del mese di agosto (2,7 morti ogni 100 incidenti), probabilmente a causa del maggior tasso di utilizzo dei veicoli in occasione degli esodi estivi e della maggiore circolazione sulle autostrade».

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