Como, visita alla Baden Powell
Casa di degrado e desolazione

Il sopralluogo del Comune: «Solo mantenendo vivo questo edificio riusciremo a bloccare l'avanzata del degrado». Il reportage completo nell'edizione de La Provincia di martedì 22 febbraio

COMO - Assi inchiodate una sopra l'altra, maxi lucchetti e sbarre di ferro. I locali situati nel secondo cortile sono inaccessibili. Qualche sbandato ha provato a forzare una porta, qualcun altro ha rotto un vetro, ma nessuno è riuscito a entrare.
Le aule dell'ex scuola Baden Powell di via Grossi (chiusa da anni) e i locali utilizzati fino a poco tempo fa dal centro Eda per le lezioni di italiano agli stranieri, sono stati al centro del sopralluogo effettuato lunedì mattina dai tecnici del Comune e dall'assessore all'Edilizia pubblica, Francesco Scopelliti, insieme al presidente della Circoscrizione 5, Mario Pitassi. Obiettivo: rendersi conto delle condizioni in cui versano i diversi spazi. «Solo mantenendo vivo questo edificio riusciremo a bloccare l'avanzata del degrado - hanno detto sia Scopelliti che Pitassi - Intendiamo quindi destinare alcune aree ad almeno tre associazioni. Prima, però, vogliamo capire quali spese dovranno sostenere per mettere in sicurezza le eventuali nuove sedi». E così, attrezzi alla mano, un operaio del Comune ha rimosso in pochi minuti tutte le barriere, consentendo ai presenti di accedere ai locali del piano terra. In qualche caso ci sono pezzi di intonaco che si staccano e i geometri fanno subito uscire tutti, altre zone hanno bisogno soltanto di una ripulita e di una mano di vernice, oltre alla messa a norma dell'impianto elettrico. Gli spazi sono ampi e potrebbero essere utilizzati in mille modi. Per ora, sono preda dell'umidità e della desolazione.

Il reportage completo sulla Baden Powell nell'edizione de La Provincia di martedì 22 febbraio

© RIPRODUZIONE RISERVATA