Radioattività: a Como
i pompieri aumentano i controlli

Non è stata riscontrata nessuna anomalia: «Se adesso siamo in preallerta, è per il maltempo in Veneto, non per la centrale giapponese»

COMO - Radiazioni letali dal reattore nel Nord Est del Giappone, il mondo in allarme; i vigili del fuoco di Como hanno intensificato la rilevazione radiometrica. La verifica dello stato dell'aria e delle eventuali anomalie è in corso da tempo, da almeno 25 anni, cioè da quando la nube tossica fuoriuscita dalla centrale di Cernobyl, in Ucraina, rilasciò cesio alle nostre latitudini e, progressivamente, i vigili del fuoco si sono specializzati nell'analisi di elementi atmosferici anomali, in aggiunta alle tante specializzazioni del Corpo. Al Comando, è stato costituito il Nucleo Nbcr, nucleare, chimico, batteriologico e radioattivo, per controllare ed intervenire su contaminazioni dalla diversa origine.
I controlli di routine del Comando di via Valleggio si sono fatti  più intensi. La procedura è effettuata di giovedì, con rapporto finale al comandante, Marisa Cesario e anche  ieri mattina è iniziata alle 10, con l'apposito apparecchio che preleva quattro metri cubi d'aria, la comprime e ne analizza i componenti. Cambiando i filtri, è stata ripetuta due volte, fino alle 14, con il responso: nulla di anomalo, valori nella norma, neppure una traccia di cesio, plutonio, berillo, trizio, carbonio, radon, raggi beta e gamma.  «Se adesso siamo in preallerta, è per il maltempo in Veneto - ha rassicurato il caposquadra - non è pervenuta nessuna indicazione dal dipartimento  su controlli per contaminazioni da radioattività».

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