Mezzo milione di euro
per restaurare il "Patria"

Polemica politica in consiglio provinciale: per l'opposizione è una scelta assurda in tempo di crisi

Mezzo milione di euro per completare il restauro del piroscafo "Patria", a fronte di 360mila per il recupero dei beni pubblici di Brienno e poco più di 66mila per aiutare gli studenti delle scuole medie superiori con genitori in difficoltà economica. Tra le tante voci che compongono l'assestamento di bilancio provinciale, approvato lunedì sera dai consiglieri di Villa Saporiti con 18 voti a favore e 7 contrari, i 500mila euro destinati allo storico battello lariano sono quelli che più fanno discutere.

«Ci sono aziende che faticano ad andare avanti, molti perdono il lavoro, i sindaci non sanno più che cosa fare per aiutare i cittadini e la Provincia stanzia mezzo milione per il piroscafo "Patria"» - attacca Maria Rita Livio del Partito democratico - «Sono sconfortata».
Ancora più esplicito è Renato Tettamanti: «Stanziare 500mila euro per il "Patria"» - osserva il consigliere di Rifondazione comunista - «stride con l'urgenza dei problemi che dobbiamo affrontare ogni giorno». La soluzione? «Dismettiamolo, non è una priorità. Occupiamoci piuttosto del dissesto idrogeologico del territorio, come insegnano le tragedie di Genova e La Spezia».

Difende invece il recupero del piroscafo la Lega Nord. Secondo il capogruppo, Giordano Minotti, infatti, «sul "Patria" si gioca la credibilità comasca: è l'emblema stesso della nostra efficienza».

I lavori per riportare l'imbarcazione agli antichi splendori sono partiti nel 2006. Il restauro - del costo totale di circa quattro milioni di euro, finanziati in parte con contributi del Ministero dei Trasporti, della Fondazione Cariplo e della Regione Lombardia - è stato diviso in tre lotti; ora si tratta di rispettare una promessa assunta in vista dell'Expo 2015.

Dopo averlo acquistato alla cifra simbolica di un euro nel 2006, il presidente della Provincia, Leonardo Carioni, con il supporto della "Famiglia comasca", che da anni si batte per il recupero del battello, ha scelto di farne un biglietto da visita per il turismo sul Lario, riportando l'imbarcazione in attività - dopo anni di declino - in vista dell'esposizione universale di Milano. Gran parte del lavoro è stato ultimato: manca il restauro dell'ultimo lotto, che costerà un milione di euro, per metà a carico del Pirellone.

«Si è pensato di utilizzare economie dei fondi già stanziati dalla Fondazione Cariplo per il recupero del Museo della seta e di villa Amalia» - dice l'assessore provinciale al bilancio, Patrizio Tambini - «Questi soldi, però, potranno essere recuperati solo in seguito all'approvazione del conto consuntivo, e dunque a fine aprile 2012».

Tempi incompatibili con le scadenze imposte dalla Regione: entro la fine dell'anno la Provincia dovrà concordare le modalità attuative del terzo lotto. «Per farlo» - conclude Tambini - «è stato necessario stanziare i 500mila euro a nostro carico, che potranno poi essere in parte recuperati».
Luca Meneghel

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