Cronaca / Como città
Giovedì 26 Gennaio 2012
Gestione delle acque, polemica a Como
L'Arcp: «Non datela subito all'Adps»
L'Associazione regionale dei cannisti pescasportivi chiede d'essere consultata prima che si decida sulla richiesta dell'Associazione dilettantistica dei pescatori sportivi
«In un articolo su "La Provincia" di Como del 22 dicembre 2011 si enfatizza la richiesta definendola "storica" e "clamorosa", tenuto conto delle vicende politiche che porteranno le giunte provinciali alla loro soppressione nell'aprile 2012. E ancora che l'Adps, forte della propria esperienza gestionale della pesca sportiva, supportata dalle quaranta società di pescasportivi ad essa affiliate, udite, udite, ritiene doveroso assumersi questo pur gravoso onere ecc. ecc.» - esordisce Oldani - «Nel lungo articolo, quasi a giustificare la liceità della richiesta, l'Adps giustifica l'aumento della quota associativa ai costi dell'assicurazione, che però non copre quegli infortuni che si verificassero nelle acque non federali».
«Per primo, sono rimasto sbalordito e amareggiato dall'atteggiamento di condivisione dell'Adps nell'accettare e fare sua la richiesta delle società di pesca di gestire tutte le acque provinciali» - commenta il presidente Arcp - «Sbalordito e amareggiato per la carbonara tempestività con la quale si è avanzata tale richiesta, pensando forse che così, alla zitta, l'acquisizione sia cosa fatta e scontata; sbalordito e amareggiato perché l'Adps, quando dice "... forte della propria esperienza gestionale della pesca sportiva", fa affermazioni del tutto gratuite, che mirano a screditare il lavoro delle altre componenti, associative e non, che operano nel campo della pesca».
«Sbalordito e amareggiato, inoltre, perché l'Adps, dando per scontata la soppressione della giunta provinciale in pochi mesi, è convinta che nessuno, dopo, si occuperà della gestione delle acque, o, peggio, che nessuno abbia le capacità per farlo. Posizione alquanto discutibile e pretestuosa, la sua» - incalza Giovanni Oldani - «Sbalordito e amareggiato, ma non ingenuo, quando quelli dell'Adps vogliono farci credere che la gestione delle acque provinciali è condizione sine qua non affinché i pescatori a loro associati siano assicurati. Mi permetto di dar loro un consiglio: se così è, cambiate compagnia di assicurazioni. Auspico infine che, se qualcosa cambierà, ci venga data la possibilità di dire la nostra nell'interesse della comunità».
Maurizio Del Sordo
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