
Cronaca / Como città
Sabato 26 Maggio 2012
Ferrovia straniera in patria
A Bellinzona l'assemblea
La maggior parte di quello che resta della tratta del San Bernardino sta nei Grigioni, ma il più folto gruppo di soci è quello degli italiani (comaschi in particolare) ed il secondo è quello dei ticinesi
La ferrovia del San Bernardino, a scartamento ridotto, non fu mai ultimata. Il tratto realizzato andava da Bellinzona, capoluogo del Canton Ticino, a Mesocco, nel cuore della Val Mesolcina, sul versante italofono del Canton Grigioni, e fu inaugurato nel 1907; alla Società per la ferrovia elettrica Bellinzona – Mesocco, che la realizzò, subentrò nel 1942 la RhB (Rhätische Bahn, Ferrovia retica).
Nel 1972 la RhB cessò il servizio passeggeri, anche perché l'interconnessione con la rete a scartamento normale non andò mai a buon fine, ed avanzò il capolinea ticinese da Bellinzona a Castione/Arbedo. Dal 1980, a causa di una frana, la tratta in esercizio è limitata al tragitto Castione/Arbedo - Cama.
Nel 1995 il traffico passeggeri venne ripristinato, a fini turistici, nei fine settimana estivi, a cura dell'Aafm (Associazione amici della ferrovia mesolcinese), un gruppo di appassionati di mobilità sostenibile che aveva rilevato e restaurato carrozze di questa e di altre linee ferroviarie; per i primi anni forniva i macchinisti la RhB, poi l'Aafm ne formò di propri. All'inizio del nuovo millennio l'Aafm cambiò la ragione sociale nell'attuale Seft.
Nell'aprile 2004 la RhB cessò anche il servizio merci e cedette concessione, sedime e materiale rotabile alla Seft. Quest'ultima prosegue il servizio turistico estivo, proponendo spesso itinerari combinati con altri mezzi pubblici, ed accetta trasporti occasionali di merci.
Quella che la società gestisce è una ferrovia, ora come ora, di fatto straniera in patria: dieci dei tredici chilometri residui sono in territorio grigionese, ma i grigionesi sono assolutamente in minoranza nella Seft. La maggior parte dei soci è italiana ed i comaschi ne costituiscono il gruppo più numeroso; la seconda "etnia" per consistenza numerica è quella ticinese.
Questa particolarità fa sì che diverse istituzioni, nel Cantone retico, percepiscano questa tratta come un corpo estraneo e spingano per la sua eliminazione a beneficio di un'espansione della viabilità su gomma. Fra gli enti che invece la difendono si distingue la Regione Mesolcina (noi diremmo Provincia: mentre in Italia qualcuno sostiene l'inutilità di questo livello amministrativo, in Svizzera non c'erano e le hanno istituite).
Maurizio Del Sordo
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