A Camerlata il magazzino dell’eroina

La Finanza chiude una maxi inchiesta su un giro di stupefacenti gestito tutto a Como. Carichi da svariati chili arrivavano dall’Albania, venivano stoccati in una casa in via Varesina e girati oltre confine

Dalle coste dell’Albania a un appartamento di via Varesina. In un paio di anni Camerlata è stata l’epicentro di un clamoroso traffico internazionale di droga che ha portato al sequestro di 440 chili di marijuana, 10 di eroina e almeno 200 di sostanza da taglio per l’eroina.

I finanzieri del comando provinciale di Milano hanno notificato 17 avvisi di chiusura indagine ad altrettanti cittadini albanesi, accusati di aver messo in piedi un intricato giro di droga in partenza dall’Albania e diretto verso le coste dell’Adriatico, da qui a Como dove, poi, la droga partiva o alla volta della piazza di Milano (la marijuana) oppure verso la Svizzera (l’eroina).

Come detto la droga arrivava a Como e poi, da qui, veniva spedita verso Rozzano, Corsico o Milano se si trattava di marijuana, con carichi anche di oltre cento chili per volta. Ai corrieri venivano garantiti guadagni di cento euro ogni chilo di marijuana trasportato. Quando, invece, dall’Albania arrivavano consegne di eroina, lo stupefacente prendeva la via della Svizzera, soprattutto la zona di Zurigo e del Canton San Gallo, se si trattava di eroina.

L’inchiesta era nata ormai cinque anni fa nel corso di un’indagine parallela, sul traffico di droga, sempre da parte del comando provinciale della guardia di finanza di Milano. Erano emersi numerosi viaggi di eroina e marijuana provenienti dall’Albania. E sempre in Albania rientravano i proventi del traffico, una volta incassati dalla banda.

© RIPRODUZIONE RISERVATA