A Como ventimila euro
per seppellire un morto

Centinaia di avvisi per concessioni scadute da anni. Binda: «Qui difficile anche morire

A Como è difficile anche morire. È l’osservazione di uno dei parenti che ha avuto a che fare con il problema delle concessioni scadute.

Per seppellire un morto, servono anche 20mila euro. Il Comune in questi giorni sta inviando a casa centinaia di lettere ai titolari di concessioni di tombe.

In molti casi le concessioni sono quasi certamente scadute e il regolamento comunale - del 1972 - non consente nuove tumulazioni, a meno che non si rinnovi la concessione (costo variabile, ma in media pari a 20mila euro per ulteriori 50 anni). In pratica, se non si firma l’impegno al pagamento, non c’è possibilità di seppellire un parente con il resto della famiglia. «Negli ultimi due anni - chiarisce l’assessore competente, Marcello Iantorno - stiamo rispettando quanto previsto dal regolamento. Abbiamo fatto un lavoro di ricostruzione dei nominativi di proprietari ed eredi e stiamo inviando ora le comunicazioni. Dal 1972 ad ora, però, questo non è stato fatto e quindi ci sono titolari di concessioni che non sanno neppure che sono scadute da anni». Come è successo all’ex assessore Nini Binda ed è lui a osservare: «Qui è difficile anche morire».

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