A novembre bollette più care: aumento del 13,7% rispetto al mese precedente

Gas La spesa di una famiglia tipo nell’anno compreso tra il 1° dicembre 2021 e il 30 novembre 2022 è più alta rispetto a quella dell’anno precedente del 63,7 % per chi si trova nel mercato tutelato, per il mercato libero invece si arriva a + 130,6%

Per chi preferisce il “mercato tutelato”, ovvero i prezzi fissati dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, aumenta la bolletta del gas. Stando alle comunicazioni di Arera, l’Autorità per l’energia, novembre vedrà una crescita di +13,7% rispetto a ottobre, che aveva visto invece un calo di -12,9%. Un calo spiegabile probabilmente con le temperature più miti del mese scorso

Un anno più caro: 1.470 euro di spese per il gas in una famiglia tipo

Quanto costerà dunque la spesa del gas a una famiglia tipo? Secondo le stime di Arera, l’ammontare dell’anno compreso tra il 1° dicembre 2021 e il 30 novembre 2022, nel mercato tutelato, è di circa 1.740 euro. Un aumento pari al 63,7% rispetto all’anno precedente. E anche se la notizia non è buona, resta migliore rispetto all’aumento che tocca chi dovrà pagare bollette del gas del mercato libero. In questo caso, sui medesimi termini temporali, la crescita della spesa del gas è del 130,6%.

Il prezzo del gas nel mercato tutelato è aumentato rispetto a ottobre

Infatti, nel corso di questo mese il prezzo del gas, per i clienti inseriti nel mercato tutelato, è fissato in 91,2 euro per megawattora pari alla media dei prezzi rilevati quotidianamente durante tutto il mese appena trascorso.

Arera ha comunicato anche che, chi ha ricevuto nelle ultime settimane di novembre una bolletta calcolata sul valore del prezzo del gas nel mese di ottobre, subirà un ricalcolo nella prima bolletta utile, sulla base del valore effettivo reso noto oggi.

In Europa si continua a lavorare verso il tetto al prezzo del gas

Ad aumentare però non sono solo le bollette: benzina e diesel, a seguito del taglio della riduzione delle accise, scattato il primo dicembre. Nel frattempo, le diplomazie europee sono impegnate nel tentativo di trovare un accordo sul tetto del prezzo del gas (il cosiddetto “price cap”) in Europa. Sono molte le opzioni possibili, sulle quali ancora si cerca un accordo, che purtroppo sembra ancora lontano. L’Italia in particolare, insieme a Grecia, Polonia, Belgio e Slovacchia, sta lavorando in due direzioni diverse: da una parte un tetto fisso a 160 euro e dall’altra l’ipotesi di un price cap dinamico.

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