A spasso con l’Insubria
sui sentieri comaschi

Con il Politecnico e il Cnr l’ateneo studia 5 vie

Percorsi d’arte che nutrono fisico e spirito

Como

Cultura alpina in università: l’Insubria passeggia sui sentieri transfrontalieri. L’ateneo comasco, insieme al Politecnico, al Cnr e alle comunità montane, ha valorizzato cinque itinerari tra Como e Lugano, ridando luce a piccole chiese montane, cappellette, lavatoi, oratori e scorci indimenticabili.

Per tutti gli interessati, famiglie e turisti, “Cultura alpina” ha preparato una guida per sapere dove trascorrere le domeniche di sole. La docente dell’Insubria referente del progetto, Laura Rampazzi, spiega: «Abbiamo lavorato su cinque itinerari. Il primo è incentrato sugli artisti del lago, i Magistri Cumacini. Abbiamo cercato di ridare vita a tutte le loro sculture e ai loro stucchi disseminati delle chiese delle valli tra Como e la Svizzera. Il secondo si focalizza sulle case di questi artisti, in particolare sulle decorazioni ritrovate nelle loro abitazioni. Poi abbiamo restituito ai cittadini il sentiero dei contrabbandieri. Adesso è una passeggiata fruibile a Casasco, messa in sicurezza, con pannelli esplicativi e soste in punti di interesse».

Sui percorsi dei contrabbandieri hanno ripreso forma tanti manufatti: lavatoi prima diroccati, cappellette lasciate al tempo, lungo il cammino c’è anche un piccolo museo etnografico. Gli ultimi due itinerari invece sono a tema religioso. Uno riguarda San Carlo Borromeo, per ogni sua tappa gli abitanti hanno eretto un simbolo, un omaggio a memoria del Santo.

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