Addio a Luigia
Morta a 106 anni

Due figli, una nipote e due bisnipoti. «Ha vissuto lavorando, il lavoro è stata la sua salute», dice la figlia Maria

Como

È morta a 106 anni, Luigia Sampietro, vedova di Alessandro Crippa, detto il Ciavenna quando giocava a calcio nel Como.

«Fino a tre anni fa passava le estati a Motta, sopra Madesimo, a raccogliere i mirtilli. Poi si è rotta un polso, si è spaventata e ha dovuto smettere - racconta la figlia Maria, che di anni ne ha 72 -. È una donna che ha sempre lavorato. Quando è nata la figlia di mio fratello Giorgio, che ora ha 32 anni, andava tutti i giorni a casa loro a curarla. Credo che il lavoro sia stata la sua cura. Parlava poco e lavorava tanto».

La signora Luigia ha lavorato come maestrina in tessitura fino a 65 anni. E poi si è dedicata alla famiglia, al marito, scomparso 22 anni fa, ai figli, alla nipote che ora ha due bambine. Prima abitava con la figlia in via Napoleona, poi si sono trasferite in via Giustizia e libertà a Rebbio.

«Abbiamo festeggiato il compleanno il 22 settembre perchè era domenica anche se lei in realtà era nata il 18 settembre - racconta ancora Maria -. Quando un genitore arriva a quest’età inizi a farti l’idea che sia eterno. Perderla è un dolore immenso».La signora Luigia si è spenta in casa di riposo a Rebbio, dove era ospite da un mese . «Ha sempre vissuto in casa con me - racconta la figlia -. Mi sono dovuta rassegnare alla casa di riposo quando le gambe le hanno ceduto ma per un mese ho vissuto alla Ca’ d’Industria praticamente. Mancherà a tutti noi, l’avremmo voluta qui per sempre».

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