Addizionale sulla casa
fino all’11,4 per mille

Il nuovo governo, com’era facile aspettarsi, riparte dalle tasse. Il consiglio dei ministri ha dato il via libera alla Tasi: sindaci potranno alzare l’aliquota di un altro 0,8 per mille sulla prima casa, passando dal 2,5 al 3,3 per mille, oppure sulle seconde case, salendo dal 10,6 all’11,4 per mille. I calcoli per Como

Nel suo primo consiglio dei ministri operativo, il governo Renzi traduce in un decreto legge l’accordo fra governo Letta e Comuni sulla Tasi, la tassa sui servizi indivisibili come l’illuminazione pubblica. I sindaci potranno alzare l’aliquota di un altro 0,8 per mille sulla prima casa, passando dal 2,5 al 3,3 per mille, oppure sulle seconde case, salendo dal 10,6 all’11,4 per mille. O anche spalmare l’aumento sulle due categorie. Con l’aliquota massima della Tasi, per una casa di 120 metri quadrati in categoria A/2, a Como si pagherebbero 554 euro per la seconda casa e 1913 euro per la seconda casa (Imu+Tasi)

I soldi che arriveranno in più, saranno utilizzati per non far pagare la Tasi a quei 5 milioni di italiani che non hanno pagato la vecchia Imu. I maggiori introiti dovranno servire per finanziare le detrazioni perché, come ricorda il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio, sono i sindaci che possono «rendere la tassa più equa e più flessibile». I bonus dovrebbero ricalcare su un livello leggermente più basso quelli dell’Imu, che erano di 200 euro a famiglia e 50 per ogni figlio. I soldi eventualmente avanzati dalle detrazioni potranno essere usati dai sindaci per altre voci.

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