Banconote false, è allarme
«Ecco come scoprirle»

Taglio da 10 euro, da settembre nuova grafica

Nel frattempo si moltiplicano le segnalazioni

«Attenzione al tatto e guardate in controluce»

Como

Dal prossimo 23 settembre cambierà la banconota da 10 euro. Recherà nell’ologramma e nella filigrana il ritratto di Europa, figura della mitologia greca da cui il nostro continente prende il nome. Sulle banconote ci sarà inoltre un numero verde smeraldo che, quando viene mosso, cambia colore divenendo blu scuro.

Una novità introdotta soprattutto per contrastare la piaga delle banconote false. Un fenomeno in crescita: nel secondo semestre dell’anno scorso +11,4% per un totale di 353mila. Oltre il 75% delle banconote contraffatte è rappresentato da tagli da 20 e 50 euro. In aumento i tagli da 10 euro contraffatti, anche se rappresenta soltanto il 6,3% del totale.

A Como, la Banca d’Italia ha presentato una denuncia contro ignoti dopo che, nelle ultime settimane, ha ricevuto dagli istituti di credito lariani 132 banconote false, trovate tra le mazzette di contanti depositati dagli esercizi commerciali nelle casse continue delle banche. Complessivamente si tratta di un tesoretto da circa 10mila euro. Nell’elenco compaiono soprattutto tagli da 100 euro, qualcuno addirittura da 200 euro. Sono meno i 50 euro e ancor meno i tagli da 10 e da 20.

Ma come si può distinguere una banconota contraffatta? Anzitutto dalla consistenza della carta: diffidate dalle banconote lucide. Esistono poi elementi di rilievo che, sfiorando la superficie di un biglietto, si possono percepire. Ovviamente riveste un ruolo la filigrana: guardando una banconota in controluce si può scorgere il motivo principale e la cifra che indica il valore. Inoltre il passaggio tra zone d’ombra e zone in chiaro è sfumato e appoggiando le banconote su una superficie scura le parti colorate risulteranno particolarmente scure. Ancora: agli angoli superiori sono stampate, incomplete, le cifre nominali; si combinano perfettamente a formare il numero osservando il biglietto in controluce.

Altri consigli sono arrivati di recente dai bancari della Fiba-Cisl dei Laghi. Prima di tutto bisogna stare attenti al colore, le banconote fasulle sono solitamente un pochino più chiare. Ma non basta. Conta moltissimo il tatto. È la cosa più importante. Se, prendendo una banconota al centro, la si trova più oleosa, meno ruvida, vuol dire che ci troviamo di fronte a un falso. In pratica, “scivolano via” un po’ di più. Utile guardare la banconota in controluce: bisogna controllare che ci sia la filigrana. Il terzo aspetto da valutare è il simbolo che c’è a destra, in argento, dove è scritto il valore nominale della banconota. Anche qui ci vuole un po’ di tatto, nel senso che bisogna sentire questa zona in rilievo. Esistono poi le macchinette che controllano l’autenticità dei soldi, con gli ultravioletti.

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