Beffa per la città dei falegnami
Costretti a diplomarsi a Lissone

Enaip Cantù. I fondi della Regione non bastano: trasferta obbligata per i ragazzi di quinta. Il direttore Brenna: «Ai genitori abbiamo spiegato che ci sarà un nostro tutor a disposizione»

All’Enaip di Cantù non si scompongono.

E, con spirito pragmatico, spiegano che hanno già organizzato tutto per essere d’aiuto ai ragazzi. Ma, a molti altri, potrebbe suonare come una beffa il fatto che Regione Lombardia, quest’anno, non sia riuscita a finanziare, nella Città del Mobile, la possibilità di svolgere i corsi del quinto anno.

Compresi quelli per gli operatori del legno. Quindi, a Cantù, i falegnami di domani, non potranno diplomarsi. Questione di luogo. Loro e altri ragazzi di altri centri di formazione professionale, nell’ultimo anno, dovranno quindi spostarsi altrove: a Lissone. Per certi versi, l’omologo e rivale capoluogo mobiliero della provincia di Monza e Brianza.

Per chi tifa Enaip, riferimento per diverse aziende del territorio, è una mezza doccia fredda. Perché, saranno anche strategie che ai più sfuggono, ma difficilmente qualcuno non ne farà una questione di orgoglio.

LEGGETE l’ampio servizio su LA PROVINCIA di GIOVEDÌ 10 settembre 2015

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