Bertolaso contro Como
«Vaccini a piazza d’Armi?
Un luogo che fa schifo»

Clamorosa presa di posizione del consulente della Regione a pochi giorni dalla visita a Muggiò. Immediata la replica dell’Amministrazione: «Rammarico e disgusto per quelle parole inaccettabili»

Fuoco amico, si potrebbe dire visto che Guido Bertolaso è consulente della giunta regionale lombarda a trazione leghista e il comune di Como è espressione del centrodestra. Eppure la polemica scoppiata oggi è violentissima.

Intervistato da Sky Tg24, il consulente ha parlato della recente visita a Como. «Sto girando tutta la Regione - ha detto -per cercare centri vaccinali che devono essere realizzati. Quando sono stato a Como il luogo che ho visto faceva semplicemente schifo, non era degno di una realtà e della bellezza come la città di Como e quindi vaccinare le persone in un posto deserto, un parcheggio sporco e non ben collegato mi sembrava un’operazione vergognosa per un luogo così importante». Motivo per cui è tramontata la scelta del centro vaccini in piazza d’Armi a Muggiò a cui è stata preferita Villa Erba a Cernobbio. «Questo centro subito dopo Pasqua sarà pronto e potrà vaccinare circa 20mila persone al giorno. La verità - ha osservato -spesso non sta da una parte o dall’altra ma sta in mezzo».

Immediata la reazione di Elena Negretti, assessore alla protezione civile e sicurezza del Comune di Como: «Ho riscontrato con dispiacere, rammarico e disgusto le parole del coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia Guido Bertolaso» che «ha parlato dell’area di Muggiò, individuata e approvata dalla stessa Regione per realizzare l’hub vaccinale, come di un luogo «che faceva semplicemente schifo».

«Ritengo queste dichiarazioni inaccettabili nel merito e nei toni, dopo che il nostro Comune, con il necessario coinvolgimento di personale, si è ampiamente speso - dice ancora l’assessore - per predisporre quell’area, e le ritengo soprattutto irrispettose nei confronti dei cittadini, a partire dai quelli più anziani e più fragili, che hanno la necessità e la speranza di poter essere vaccinati presto e con poche complicazioni».

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