Biblioteca, molestata in bagno
E all’esterno bivacchi e ubriachi

La denuncia: «Ero nella toilette, un uomo è entrato per spiarmi»

Clochard e sbandati usano i locali interni come dormitorio

In biblioteca è caccia al guardone. Il personale e i frequentatori abituali stanno tenendo sotto controllo chi entra e chi staziona fuori con particolare attenzione ai bagni e all’atrio dopo uno spiacevole episodio accaduto lunedì a una studentessa.

Un uomo ha scavalcato la parete divisoria tra i servizi per gli uomini e per le donne dietro al banco informazioni ed è si è sporto nel bagno dove si trovava la ragazza. Nessuna violenza fisica, ma tanto spavento per lei.

L’”incursore” è fuggito via prima che i presenti fuori dai bagni realizzassero l’accaduto. Quando sono arrivati sul posto i vigili chiamati dal personale della biblioteca non hanno potuto che raccogliere la segnalazione insieme all’invito a prestare attenzione alla zona intorno. Si tratta infatti dell’ultimo di una serie di episodi che stanno destando preoccupazione.

Siamo in piazzetta Lucati, nel cuore in città murata. All’esterno, da una parte e dall’altra della cancellata della biblioteca, stazionano gruppi di persone senza fissa dimora, a volte ubriache e moleste. Ogni giorno entrano nella struttura per trovare riparo, usare i bagni, ricaricare il cellulare, prendere da bere o del cibo a poco prezzo dai distributori automatici. Qualcuno a dire il vero si porta il pasto recuperato altrove, ma questo non è consentito dal regolamento interno. Proprio per fronteggiare il disagio sociale di alcuni, quando diventa un problema per molti, la direzione negli ultimi due anni ha adottato via via misure più restrittive sui comportamenti ammessi che ricadono naturalmente su tutta l’utenza, siano studenti o nullatenenti dediti all’alcolismo.

D’altra parte gli utenti confermano: a cadenza settimanale tra la vicina via Giovio e i parcheggi di via Varese si può assistere ad accesi litigi tra disperati che non di rado degenerano in calci e pugni. Il personale della biblioteca quando se ne accorge chiama i vigili o le forze dell’ordine, a seconda della presunta gravità della situazione, prima di tutto per tutelare l’utenza composta in gran parte da giovani tra cui numerose ragazze delle scuole superiori.

Anche se va detto che non necessariamente chi staziona fuori o sfrutta gli spazi interni come riparo rappresenta un disturbo per gli altri. Se mai, alcuni comportamenti sono considerati inopportuni in un luogo come la biblioteca e per questa ragione creano un certo disagio. Mercoledì pomeriggio un ragazzo si è accucciato a dormire. Di prima mattina invece un uomo a torso nudo è stato trovato mentre si stava facendo una toilette completa nei bagni della saletta di ristoro.

Martedì, una famiglia straniera composta da papà, mamma e bimbo si era insediata all’interno e non intendeva più spostarsi; sono stati chiamati i vigili che hanno invitato i genitori a trovare un luogo più adeguato per bivaccare e ce l’hanno fatta, ma sono volati urla e insulti.

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