Bici e motorini sulle corsie gialle
A Como è già una realtà

Como ha anticipato la riforma del Codice della strada: via libera a biciclette e motorini in via Milano, via Sauro e via Varesina

Biciclette e motorini insieme agli autobus, fianco a fianco, sulle corsie preferenziali di Como.

Non è fantascienza ma un dato di fatto anche se oggi pochi ne sono a conoscenza, e l’assessore alla partita Daniela Gerosa vede di buon grado l’estensione delle strade riservate e condivise dalle suddette categorie che potrà incentivare forme di trasporto alternative all’automobile. Mettere sulle stesse corsie la cosiddetta “mobilità dolce”, i motorini e i motocicli sotto ai 125 cc e i mezzi pesanti come gli autobus, è quanto la commissione Trasporti della Camera ha appena stata inserito nel testo di riforma del codice della strada; non ancora non è legge, ma è alta la probabilità che lo diventi entro fine anno.

L’assessore Gerosa non ha esitato a ritwittare la notizia, che per Como può significare, a suo giudizio, l’opportunità di incentivare gli spostamenti sostenibili. Del resto in città il sodalizio tra biciclette, motorini e pullman è già stato inaugurato: «Siamo stati precursori - spiega - Da noi funziona così su diverse corsie preferenziali, ad esempio in via Varesina, in via Sauro, in via Milano». Il Codice attualmente in vigore in effetti non vieta esplicitamente a bici e motorini di utilizzare le corsie dei bus ma lascia ai comuni la facoltà di indicare a quali categorie di veicoli siano riservate le corsie preferenziali. Per farlo è sufficiente firmare un’ordinanza. «Con il nuovo codice verrà estesa automaticamente la possibilità per i ciclisti e gli scooteristi di usare tutte le corsie preferenziali - chiarisce - Credo sia una novità positiva per noi, anche se l’apertura alle biciclette andrebbe valutata caso per caso. Non tutte le corsie hanno la larghezza e le caratteristiche di sicurezza necessarie».

Proprio su quest’ultimo punto anche Asf, la società che gestisce il trasporto pubblico, esprime qualche riserva: «Auspichiamo un miglioramento della sicurezza allargando dove possibile lo spazio percorribile per adattarlo a mezzi diversi e di diverse vulnerabilità. Noi possiamo impegnarci a garantire ancora maggiore attenzione da parte dei nostri autisti, augurandoci che la stessa cura sia dimostrata da tutti i fruitori delle corsie preferenziali, sia per prevenire pericoli a moto e biciclette che per evitare ostacoli agli autobus». Sul fronte della sicurezza a quanto pare la statistica dà ragione all’amministrazione: mentre in provincia il numero degli incidenti continua a salire (da 3.036 nel 2007 a 3.229 nel 2012, in base alle più recenti rilevazioni Istat disponibili), i dati della polizia locale relativi alla città segnalano un miglioramento delle condizioni di sicurezza. Da 732 incidenti nel 2012 di cui 403 con feriti e 4 mortali, siamo scesi a 632 nel 2012 di cui 350 con feriti e 3 mortali, e siamo arrivati ieri a 397 incidenti nel 2014 con 220 feriti e un solo mortale.

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