Bimba investita da un comasco a Chiasso
Migliorano le condizioni ma resta grave

La bambina stava attraverso sulle strisce pedonali con il suo monopattino

Como

Migliorano ma restano gravi le condizioni della bambina di 7 anni, residente nel Mendrisiotto, investita martedì pomeriggio, poco dopo le 17 sulle strisce pedonali di viale Manzoni a Chiasso, la strada che ogni giorno migliaia di pendolari comaschi percorrono per rientrare in Italia dal valico di Ponte Chiasso. La piccola, che stava attraversando la strada con il suo monopattino, è stata investita da un automobilista comasco. In un primo momento per la bimba si è temuto il peggio, ieri il quadro generale è andato migliorando. Saranno decisive le prossime ore.

La dinamica è al vaglio della Polizia Cantonale. In ogni caso a Chiasso si accende il dibattito sulla sicurezza dei pedoni. È sempre di ieri l’intervento di due esponenti della Lega - Claudio Schneeberger e Gianandrea Mazzoleni - che hanno sollecitato il Municipio della cittadina ticinese ad adottare ulteriori interventi per tutelare i pedoni.

«In Svizzera gli incidenti stradali sono la prima causa di mortalità infantile e nelle zone di confine le colonne dei veicoli che attraversano i paesi aumentano i pericoli e quindi il numero di incidenti» si legge nel testo che precede l’interrogazione.

«Il passaggio pedonale demarcato con strisce gialle deve essere realizzato solo dove è realmente necessario e dove può garantire massima sicurezza ai pedoni - dicono sempre i i due leghisti - va chiarito se il passaggio pedonale protagonista dell’incidente di ieri rispetti le vigenti normative. Inoltre chiediamo al Municipio di sapere quanti e quali passaggi pedonali rispettino le normative vigenti e quali e quanti invece no, e per questi ultimi quali interventi siano previsti e in quanto tempo».

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