Bimbo annegato in piscina
Incriminata una donna

Chiusa l’inchiesta sulla tragedia del 27 ottobre scorso all’Aquapark California di Balerna, in Svizzera.

La magistratura ticinese ha chiuso l’inchiesta sulla tragica morte di un bambino di 10 anni il 27 ottobre scorso all’Aquapark California di Balerna, al confine con Chiasso. Il giudice intende procedere per omicidio colposo nei confronti una donna di 28 anni di origine eritrea che era nel gruppo di accompagnatori del piccolo. Le si contesta la mancata sorveglianza del bambino.

Si prospetta invece il proscioglimento per il bagnino del centro sportivo e per una italiana di 31 anni che era con il piccolo.

Lo riferisce oggi il Corriere del Ticino.

Il bambino, residente nel Locarnese, il 27 ottobre, una domenica, era arrivato assieme a due amici e agli adulti accompagnatori. Non è chiaro se fossero genitori, parenti o conoscenti.

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Durante la giornata, il bambino aveva chiesto e ottenuto i braccioli dal bagnino e così si era tuffato nella vasca grande del California center. Poi si era spostato nella vasca per i piccoli, dove, ovviamente, toccava senza alcun problema e per questo aveva tolto i braccioli. Ha iniziato a giocare a palla, ma quando questa è rimbalzata nella vasca dei grandi. Il bimbo si è precipitato a recuperarla, ma non aveva più i braccioli ed è annegato.

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Subito un adulto si è accorto della situazione drammatica e anche lui si è tuffato per riportarlo a galla.

Quando è tornato in superficie, il bambino aveva già perso conoscenza. Il bagnino ha praticato le manovre di rianimazione, fino a quando è arrivata l’ambulanza. Il piccolo è stato trasportato all’ospedale Beata Vergine di Mendrisio per poi essere trasportato dalla Rega (l’elisoccorso svizzero) al Kinderspital di Lucerna, dove il cuore del piccolo ha smesso di battere.

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