Cantù, basta Scuola d’arte
Addio classi e nome storico

Per effetto della riforma dei programmi il Melotti è ridotto a Liceo artistico

«Da lunedì la scuola d’arte non esiste più». A dirlo non senza rammarico è il preside del subentrato liceo artistico Fausto Melotti: Francesco Cappelletti, in quella scuola, è stato prima studente, poi professore, oggi dirigente scolastico.

Cappelletti continua con la sua battaglia per ottenere dal Ministero della Pubblica Istruzione, con gli istituti scolastici cugini di Giussano e Monza, l’istituzione di una classe vecchia maniera.

Ma, per ora, a prevalere è la realtà della riforma scolastica che, a cinque anni dall’introduzione, si è portata via infine anche il nome, visto per l’ultima volta sui diplomi dello scorso luglio. Quindi, addio a un’istituzione fondata nel 1882. Ovvero 132 anni fa.

La sepoltura definitiva sul nome - avvenuta con l’apertura della segreteria in questi giorni di preparazione all’anno scolastico - inutilizzabile dopo quasi un secolo e mezzo, era inevitabile.

«Anche se - continua il preside - ricordiamo che con il liceo artistico prosegue una grande tradizione, che nella progettualità su cui è centrata la formazione non dimentica la manualità. Certo, dispiace. Ma lo sapevamo che sarebbe accaduto».

Si cerca di guardare al futuro. Dal 20 settembre al 5 ottobre, ci sarà l’occasione, per tutti, di ammirare il tesoro artigianale più o meno segreto conservato nel seminterrato della scuola. «In occasione della Festa del Legno - annuncia Cappelletti - al museo interno della scuola, che raccoglie anche tanti materiali di ebanisteria dalla fine dell’Ottocento agli Anni Cinquanta, si potrà partecipare a delle visite guidate su prenotazione».

Leggi altri ricordi sul giornale in edicola il 3 settembre.

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