Cantù, i voti a Bizzozero: una città più viva tra mille problemi

Un’eredità pesante, i soldi che sono sempre meno. E tante belle intenzioni rimaste ancora sulla carta. La pagella a metà del mandato.

Arrivati al giro di boa di metà mandato per la maggioranza di Lavori in Corso è ora di tracciare un primo bilancio.

L’impressione di questi due anni e mezzo è che lo stesso sindaco Claudio Bizzozero e i suoi siano rimasti spiazzati dalle molte e importanti questioni sospese, dalla difficoltà della situazione finanziaria per gli enti locali e degli stessi lenti e complessi movimenti della macchina comunale.

Due anni e mezzo di studio, di presa delle misure, di tagli che hanno alleggerito il bilancio di sette milioni di euro di mutui. Ma di contro si è dovuto intervenire sulle tariffe per fra quadrare i conti e non sacrificare il sociale, il modo più sicuro ma più doloroso per i cittadini e per gli stessi amministratori. Le belle intenzioni del programma, che parlava di istituire fondi di solidarietà e ridurre le rette degli asili nidi, si sono scontrate con la realtà di conti in rosso. Come quelli della piscina, che hanno fatto tingere di blu i parcheggi. E realizzare opere pubbliche è diventato un lusso nel quale non rientrano nemmeno le asfaltature delle strade.

Qualcosa si muove all’orizzonte, con il piano urbano del traffico che in primavera rivoluzionerà il centro, il recupero di un po’ di capacità d’investimento, progetti ambiziosi come il welfare civico e l’housing sociale.

Per ritrovare consenso tra i cittadini e tra l’elettorato, Lavori in Corso e Cantù Rugiada si giocano tutto da qui in poi: serve un buon secondo quadrimestre per evitare la bocciatura.

Se non altro, la città prova a vendersi come vitale e piena di entusiasmo. Anche se in parte sono da calibrare al meglio - ma tanti comprenderanno che le novità, del resto, hanno bisogno di essere rodate per dare il massimo - le manifestazioni tentano l’obiettivo di creare reti pensate come virtuose per le categorie. Come nel caso della Festa del Legno.

Sembra funzionare bene la partecipazione civica, sbandieratissima sin dalla creazione, negli scorsi mandati, della lista diventata coalizione, rimasta per anni all’opposizione. Un modello di confronto e di scelta a maggioranza. Se la decisione dei più sarà gradita da tutti, o dalla maggioranza più estesa dell’elettorato, lo si vedrà soltanto nel test definitivo: il prossimo voto amministrativo.

La pagella completa del sindaco sul quotidiano La Provincia in edicola sabato 1 novembre

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