Cantù, palazzetto alla resa dei conti
Il Comune conferma lo strappo

Ultimi giorni disponibili per l’arrivo di una nuova società

Intanto va avanti l’iter legale. L’assessore: «Pronti a valutare novità»

Ultimi giorni per sperare in un colpo di scena che potrebbe davvero cambiare le carte in tavola, l’arrivo di un nuovo soggetto interessato a rilevare l’operazione palazzetto.

Soggetto che esiste, una società probabilmente non lombarda e di dimensioni cospicue, visto anche l’impegno economico che questo avvicendamento richiederebbe.

Mossa che deve arrivare in tempi brevi, però, perché al momento la strada è segnata: la risoluzione del contratto con Turra. L’indicazione politica per aprire l’iter che condurrà allo scioglimento del contratto che lega l’amministrazione alla società bresciana che sta realizzando il palasport è stata data e solo se si verificassero cambiamenti che portassero concretamente alla conclusione del cantiere del palasport, la maggioranza li valuterebbe.

Nessuna novità concreta ancora, insomma, rispetto al quadro tracciato prima di Natale. Se non il fatto che questo ipotetico salvatore del palazzetto, se davvero fosse intenzionato a subentrare alla bresciana Turra, è chiamato a chiarire quanto prima le proprie intenzioni e le proprie previsioni finanziare.

Stavolta però, per questo ultimo colpo di coda, i presupposti cui si accenna sono reali.

I contatti con piazza Parini continuano. L’assessore alla Gestione del territorio Vincenzo Latorraca, proprio per confrontarsi su questa ultima ipotesi, prima di Natale ha incontrato l’altro giorno il legale di Turra, Leopoldo Melli. Nessuno lo nega, riuscire a terminare il palasport è il primo interesse di tutti. «Quello per la risoluzione è un iter complesso – continua – che prevede anche una fase di verifica in contraddittorio. Per quanto ci riguarda, se in tempi comunque brevi dovessero intervenire cambiamenti che portassero concrete garanzie per la prosecuzione e la conclusione dei lavori, sarebbe nostro dovere valutarli».

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