«C’è anche un turismo
che fa il male di Como»

Provocazione sul web: brutta “cartolina” dai giardini a lago. «Ognuno fa quello che vuole, servono delle regole». Il comandante dei vigili: «Effettueremo più controlli»

Cartolina poco edificante della città. «Graffito, uomo in costume adamitico, biciclette buttate sul prato, cane randagio, secchiello e paletta, prato arido senza erba». E il titolo volutamente provocatorio: “Il Turismo di qualità risorsa della città di Como” (come si può notare anche dalla stessa immagine che pubblichiamo qui a fianco)

L’emblematica fotografia scattata nella zona dei giardini a lago, tra il Tempio Voltiano e il Monumento ai Caduti, è stata pubblicata sulla propria pagina Facebook da Enrico Levrini è ha scatenato un grande dibattito con un sessantina di commenti.

«Se Como è turistica, allora bisogna fare delle regole. E create le regole, queste vanno rispettate». Disordine e confusione in una zona che dovrebbe essere un angolo sorridente della città. «E non c’era nessuno delle forze dell’ordine a controllare quello che succedeva. Vigeva l’anarchia totale».

«Non ero a conoscenza di questo problema - spiega subito il comandante della polizia locale Donatello Ghezzo - Ne prendo atto e chiederò alle pattuglie di effettuare dei controlli in più in quella zona». Almeno sulla carta, quindi, la risposta della polizia locale non si è fatto attendere.

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