Como, i 4 milioni dei nidi
vanno in stipendi

I ricavi delle rette coprono solo il 20% del totale

Tra le 10 strutture il rosso maggiore in via Giussani

E al Comune mancano nel 2014 almeno 5 milioni

Como

Più dell’80% della spesa per il servizio dei nidi se ne va per il personale. Nel 2012 - ultima rilevazione disponibile - su una spesa complessiva di 5 milioni e mezzo di euro qualcosa come 4.6 milioni se ne sono andati per pagare il personale. A questi, per le dieci strutture, si sommano i 319mila euro per il riscaldamento, 113mila euro per i generi alimentali, 38mila euro per le spese di funzionamento, 13mila euro di acqua e 6mila euro di telefono. E ancora 49mila euro di telefono, 9mila per l’energia elettrica, 37mila per la manutenzione ordinaria e 38mila per gli interessi sui mutui.

Dalle rette e contributi vari l’incasso è stato di un milione e 100mila euro. In pratica un rosso di 4.4 milioni di euro.

Tasse in aumento

Nel 2013 il risparmio è stato di circa 400mila euro, ma il disavanzo tra costo del servizio e copertura è comunque di 4 milioni di euro. Una cifra importante, tenendo anche conto che il Comune, come ha già annunciato il sindaco Mario Lucini, andrà a ritoccare al rialzo (per la seconda volta in tre anni) l’aliquota Irpef comunale. E proprio il tema degli asili e di quanto incidono sulla mancanza di fondi di Palazzo Cernezzi (da coprire, sulla spesa corrente, ci sono circa 5 milioni di euro) sarà uno di quelli che catalizzerà la discussione sul bilancio e sulle tasse. Dal canto suo il primo cittadino ha già detto che si proseguirà con l’opera di razionalizzazione dei costi, ma che non si faranno accorpamenti o esternalizzazioni.

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