Como, omicidio Brambilla
Il suocero di Arrighi condannato a risarcire

La sentenza del tribunale civile

Il tribunale di Como

ritiene che la sua condotta nei confronti del cadavere di Brambilla sia stata «crudele e disumana»

C’è voluto un po’ di tempo (più di cinque anni, anche se sembra ieri) ma alla fine il tribunale civile di Como ha stabilito le somme dovute a titolo di risarcimento che Emanuele La Rosa, suocero di Alberto Arrighi, dovrà ai familiari e ai parenti più stretti di Giacomo Brambilla.

Condannato in sede penale a tre anni e cinque mesi di detenzione per avere aiutato il genero a martoriare la salma della sua vittima, salvo poi contribuire anche al suo occultamento, La Rosa dovrà - sentenza alla mano - liquidare oltre 250mila euro (a fronte dei 290 chiesti dai legali degli eredi di Brambilla, gli avvocati Anna Maria Restuccia e Fabio Gualdi) all’ex moglie, al figlio, al fratello e alla mamma.

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