Como perde lo chef Lopriore
«Ho deciso io, motivi personali»

È un fulmine a ciel sereno per la ristorazione comasca. Paolo Lopriore, chef comasco del Kitchen all’hotel Sheraton (ex grand hotel di Como) di Tavernola, lascia.

Dopo un anno di lavoro in riva al lago, il rinomato cuoco ha preso tutti in contropiede, annunciando le proprie dimissioni. «Si tratta di una mia scelta personale» ha spiegato Lopriore. E domenica sarà l’ultimo brunch preparato da lui e dalla sua brigata.

Un fulmine a ciel sereno. Come conferma Valentina De Santis, consigliere delegato dello Sheraton Hotel di Como: «Si tratta di una decisione inaspettata. Una decisione che noi abbiamo rispettato fino in fondo. Abbiamo condiviso un’esperienza stimolante e un bel progetto».

Il dubbio è che, dato che il Grand Hotel di Como si è trasformato in Sheraton, siano state modificate le condizioni di lavoro dello chef Lopriore. «Non è cambiato assolutamente nulla - ci tiene a spiegare Valentina De Santis - C’è stata una modifica di brand, ma non è cambiata la nostra posizione nei confronti dello chef».

Ma cosa succederà adesso? Per quanto riguarda lo Sheraton, le idee sono abbastanza chiare. «Al momento il ristorante verrà chiuso - ha spiegato il consigliere delegato - Anche perché tutto il nostro progetto verteva attorno alla figura di Paolo Lopriore. Cosa succederà in futuro? Seguiremo la stessa linea, con un progetto di alto livello, puntando ancora sulla ristorazione gourmet».

Per quanto riguarda Lopriore, invece, pare che possa prendersi un periodo di pausa. Ma un talento come il suo difficilmente rimarrà a lungo con le mani in mano. Lopriore è stato definito dal maestro della cucina italiana, Gualtiero Marchesi, come il più grande chef italiano, meglio anche di Carlo Cracco. «Per Como è una perdita enorme - ha commentato Cesare Chessorti, presidente dell’associazione cuochi di Como - Lopriore era una stella che ha dato maggiore prestigio alla ristorazione sul lago».

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