Como, stazione declassata
«Così perdiamo l’Expo»

Preoccupazione dei pendolari e degli amministratori per la cancellazione di ulteriore corse

L’imminente cambio orario di giugno 2014, che declasserà la stazione San Giovanni, preoccupa i comaschi.

I rappresentanti dei Comitati pendolari hanno scritto una lettera a Regione e Trenord per chiedere di convocare un Tavolo di confronto. E lo stesso ha fatto il consigliere regionale del Pd, Luca Gaffuri che ha indirizzato la sua richiesta di convocazione all’assessore ai Trasporti del Pirellone, Maurizio Del Tenno. «Il tema è molto importante - commenta Matteo Mambretti, rappresentante pendolari in Conferenza regionale - ed è necessario che Regione e società che gestisce il servizio ferroviario ci dicano chiaramente dove vogliono arrivare. Tenuto conto che all’Expo manca meno di un anno - precisa - e che il fatto di tagliar fuori Como dai collegamenti internazionali comporterà ricadute negative per tutto il territorio». Anche il consigliere Gaffuri sottolinea:«Da giugno, dei 14 Eurocity attuali, solo 2 continueranno a fermare a Como. Si tratta, quindi, di uno scenario preoccupante per i pendolari. E, nello stesso tempo, inspiegabile da parte di Trenitalia. Infatti, con il nuovo orario si cancella Como dalle linee ferroviarie a lunga percorrenza proprio alle porte di Expo». Per questo, «ritengo non più procrastinabile un incontro con tutti i soggetti interessati - conclude Gaffuri - per cercare di concordare azioni a medio e lungo termine, utili a scongiurare tagli al servizio ferroviario. Una risorsa di vitale importanza per l’intero territorio». n S. Bal.

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