Como, uffici, scuole e nidi
Caloriferi più bassi per risparmiare

Il Comune ha deciso di ridurre la temperatura. Non si potranno superare i ventuno gradi. Il sindaco: «Sperimentazione, poi decideremo»

Caloriferi più bassi per risparmiare. Anche nelle scuole e negli asili nido. La decisione è arrivata dal Comune di Como che ha deciso di attuare in questo modo l’indicazione del governo di ridurre la spending review che obbliga le amministrazioni a verificare la possibilità di ridurre il valore dei contratti del 5%.

E così Palazzo Cernezzi, analizzando il contratto per il riscaldamento (firmato con Acsm-Agam e oggi in proroga visto che il nuovo appalto è bloccato), stabilito che, come hanno fatto sapere ieri dal Comune, «il risparmio non può essere garantito diminuendo i tempi di accensione degli impianti» e che, per questo, è stato deciso di avviare una sperimentazione che prevede di ridurre la spesa «abbassando di un grado le temperature».

La sperimentazione è stata avviata nei giorni scorsi e tutti gli edifici interessati sono sottoposti a verifiche e misurazioni continue sia da parte dei tecnici comunali che da parte del gestore. Dall’amministrazione hanno fatto sapere: «Termometro alla mano, negli uffici comunali, scuole, musei, nidi, centri sportivi, centri di accoglienza la temperatura registrata è in linea con quella massima consentita per legge, ossia 21 gradi (la temperatura massima è fissata a 19 gradi, con una tolleranza di due gradi ulteriori). 17° è la temperatura prevista, invece, per gli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali (magazzini); per quanto riguarda, infine, corridoi e disimpegni la temperatura è di 17° e di 15° per le palestre».

Qualche segnalazione di protesta dalle scuole è già arrivata in Comune. E nei casi in cui la temperatura era più alta del consentito (anche 24 gradi) la differenza sarà sensibile per i ragazzini. «Sì - conferma Simone Pianigiani , presidente del consiglio d’istituto di Como Borghi - la differenza di temperatura si è avvertita eccome. Cito il caso della primaria di via Montelungo dove per ovviarvi c’è stata qualche rotazione delle classi».Il dirigente del settore Opere pubbliche Antonio Ferro chiarisce: «Stiamo effettuando controlli quotidiani ed è bene precisare che, secondo la normativa, le temperature devono essere misurate all’altezza di 1.5 metri dal pavimento e al centro dei locali. Se disporremo di dati positivi allora potremo rendere definitiva la sperimentazione. Diversamente è ovvio che il contratto non sarà modificato. Il fatto di aver avviato tali modifiche nei mesi più freddi è legato alla necessità di disporre di un quadro reale della situazione».

Dal Comune hanno precisato che «ogni segnalazione viene registrata, disponiamo immediati controlli e nel caso è possibile anche una diversa taratura degli impianti». Il sindaco Mario Lucini dal canto suo mette le mani avanti. «La norma - dice - ci ha imposto di verificare la possibilità di ridurre del 5% i contratti in essere. Nei prossimi giorni, all’esito della stessa, decideremo se confermare o meno il provvedimento. È evidente, peraltro, che tutte queste evoluzioni normative pongono difficoltà sempre nuove agli enti locali.

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