Como, veleni in Val Mulini
Così la roggia diventa viola

L’acqua della roggia di Como in molti punti è viola e l’odore che emana è nauseabondo. I residenti fanno appello al Comune e soprattutto all’Arpa

«L’acqua della roggia in molti punti è viola e l’odore che emana è nauseabondo. Siamo stanchi di convivere con una discarica pestilenziale sotto casa e non essere ascoltati né dal Comune né dall’Arpa».

È lo sfogo di alcuni residenti delle vie De Cristoforis e Leoni, dopo l’ennesimo versamento di sostanze inquinanti che hanno colorato di viola acceso un buon tratto delle acque della roggia che dalla Val Mulini scorre fino a piazzale Monte Santo, prima di incanalarsi sotto via Leoni. «Sono anni che denuncio questa situazione - denuncia Ersilio Figini - ma nessuno si è mai preso la briga di fare analisi e controlli seri. Evidentemente, le uniche aziende ancora attive nell’area scaricano liquidi inquinanti nella roggia, indisturbate. E nessuno osa dire nulla. Intanto, i miasmi che ci giungono dal corso d’acqua sono insopportabili. Oltre che dannosi per la salute, soprattutto dei nostri figli». Così Antonietta Livornese:. «L’intera zona versa in condizioni inaccettabili, il parapetto che delimita il corso d’acqua è arrugginito o mancante, la recinzione è stata vandalizzata e divelta e lungo gli argini ci sono solo rifiuti». n S. Bal.

© RIPRODUZIONE RISERVATA