Comune, segretario a tempo pieno
Proteste a Mariano: «Uno spreco»

La Lega vorrebbe continuare a condividere il funzionario con altri Comuni

«Alla faccia dei tagli alle spese. Il sindaco vuole un segretario generale a tempo pieno a dispetto dei costi e del fatto che questa decisione peserà sul personale talmente tanto da mettere a rischio l’erogazione di alcuni servizi pubblici. Aumentano al massimo le tasse ai cittadini e poi si scopre che hanno bisogno di una balia per sopperire alle loro incapacità».

È diretto l’attacco di Giovanni Alberti, capogruppo del Carroccio, alla maggioranza di centrosinistra, ma il sindaco Giovanni Marchisio replica: «Pensi quello che vuole, ma quella del segretario è una figura fondamentale per la riorganizzazione del Comune. Noi andiamo avanti decisi, ascoltando le critiche e le proposte di tutti, ma l’obiettivo rimane quello che Mariano deve tornare in breve tempo a essere una città viva, attrattiva e con potenzialità».

L’esponente del Carroccio, però, non sente ragioni: impossibile ignorare il passaggio contenuto nel parere contabile, scritto dal dirigente Giuseppe Ragadali, allegato al bilancio di previsione 2014, dove si dice che l’ipotesi, per l’anno prossimo, di un segretario comunale non più convenzionato con il Comune di Lurate Caccivio - come invece è adesso per Lucia Amato - «oltre ad apparire del tutto in controtendenza rispetto all’evoluzione della disciplina nazione che prevede l’abolizione di tale figura – si legge -, ha un effetto dirompente sui costi del personale».

Come? Non avendo più il 33% di rimborso delle quote versate da Lurate rispetto a uno stipendio complessivo del segretario Amato pari a 106 mila euro lorde annue (come pubblicato sul sito del Comune), si andrebbe a erodere «quasi del tutto il tesoretto di spesa per il personale disponibile ai fini riorganizzativi – prosegue lo scritto -, limitando la possibilità di indirizzare le risorse ai dipendenti per l’erogazione concreta dei servizi».

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