Concorsone per i professori
L’ennesima beffa della scuola

Immessi in ruolo solo 3mila insegnanti sugli oltre 11mila vincitori del bando. In pratica solo il 27%. Problemi di bilancio e intoppi nelle Regioni hanno trasformato la gioia in delusione per gli aspiranti docenti.

Per migliaia di vincitori il concorsone nella scuola si trasforma in beffa: dovranno aspettare anni prima di vedere la cattedra. Trascorso il 31 agosto - ultimo giorno per effettuare le nomine in ruolo - è tempo di bilanci per il concorso bandito con enfasi nel 2012 dall’ex ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, dopo 13 anni di attesa. Ma l’esiguo numero di posti messi a disposizione dal ministero dell’Economia e gli intoppi incontrati in alcune regioni nell’espletamento delle operazioni del concorso hanno trasformato il concorso atteso per anni da centinaia di migliaia di persone in una delusione.

Secondo alcuni conteggi sono stati immessi in ruolo dal concorsone non più di 3.123 neoinsegnanti che in 12 mesi di studio si sono sobbarcati una procedura concorsuale complicatissima: test di preselezione, uno o più scritti e prova orale con simulazione di una lezione. I posti messi in palio dal bando di concorso erano 11.542. Così, sono riusciti a coronare il sogno del posto fisso nella scuola soltanto 27 candidati su 100. Tutto il resto dovrà attendere la conclusione delle relative selezioni regionali o che il ministero dell’Economia assegni ulteriori posti per assumere i vincitori di concorso.

Ma a ridurre ancora il numero delle assunzioni ci ha pensato viale XX settembre che non ha messo a disposizione il numero di posti promesso dal bando. Gli 11.202 posti assegnati alla scuola dal ministero dell’Economia un paio di settimane fa sono stati divisi a metà fra vincitori di concorso e precari delle liste ad esaurimento. Anche se in Lombardia i vincitori di concorso possono stare abbastanza tranquilli: sono stati assunti oltre metà dei vincitori di concorso e per l’anno prossimo potrebbero essere accontentati tutti gli altri.

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