Coronavirus, nuovi dati ufficiali
Sono 419 i comaschi morti per il virus

Un report della Regione ridisegna la strage attribuendo alla provincia di Como molti decessi in più - Intanto aumentano anche i tamponi positivi: ieri 107

Como

Nel giorno in cui più della metà delle Regioni italiane fanno segnare un calo importante del numero dei malati, la Lombardia registra un ulteriore, brutto saldo positivo, con 1.091 nuovi malati che portano il totale a quota 71.256 dall’inizio dell’epidemia (anche se è bene precisare che sono 34.368 i lombardi attualmente malati, tolto chi è guarito è chi purtroppo non c’è più).

I decessi, sempre a livello regionale, salgono a 13.106, con i 166 di ieri, mentre proseguono, se non altro, il calo dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (34 in meno, per un totale di 756 letti attualmente occupati) e quello dei ricoveri per così dire “ordinari” (401 in meno, 8.791 i letti tuttora occupati).

Infine i tamponi totali, nell’attesa dell’avvio dei test sierologici, salgono a 314.298 (+11.583).

Novità sul fronte dei dati a livello provinciale: i lettori troveranno, nella tabella qui accanto, alcune differenze sostanziali rispetto ai report pubblicati fino a ieri. Questo perché dopo settimane nel corso delle quali si è continuato a pubblicare gli unici dati disponibili - cioè dati ancora non del tutto rielaborati che Ats forniva a Prefettura e Protezione civile - ieri tramite la Regione è stato possibile ottenere quelli per così dire “consolidati”.

Una differenza sostanziale riguarda il numero dei morti: alla provincia di Como ne sono attribuiti 419, cioè addirittura 86 in più della cifra nota fino a ieri. La differenza è conseguenza di una serie di variabili, a partire dal luogo del decesso e quindi dalla sua registrazione. Un comasco residente in un Comune del lago avrebbe potuto per esempio essere ricoverato in un ospedale di un’altra provincia, e là venire a mancare. Oppure, ancora, potrebbero esserci differenze di residenza e domicilio. C’è quindi un problema di attribuzione che non sarà facile risolvere, almeno non nel breve, e che è all’origine della mancata corrispondenza tra il totale e la somma di tutti i lutti che la stessa tabella attribuisce a ciascuno dei Comuni della provincia. Cambiano in misura significativa, come si noterà, anche i dati dei positivi relativi ad alcuni Comuni del territorio. Il dato, lo ripetiamo, è frutto di un aggiornamento fornito ieri.

In attesa di chiarimenti, la Regione ha comunicato anche ieri i numeri dei nuovi positivi provincia per provincia: da noi sono in tutto 2.871 dall’inizio dell’emergenza, cioè 107 in più del giorno prima. Questo significa che non facciamo eccezione, e che i conti girano male non solo a livello regionale ma anche da queste parti:giovedì i nuovi positivi erano stati 83 in più, mercoledì 89.

Le province confinanti: a Varese i nuovi casi sono 36 (totale 2.376), a Lecco 17 (2.149), a Sondrio 32 (1.088), a Monza 55 (4.372). E poi Milano, dove s’è avuta un’altra crescita: i città il totale dei tamponi positivi tocca quota 7.467 (+246), in provincia è arrivato a 17.689 (+412), con indicatori in entrambi i casi doppi rispetto al giorno precedente. Infine Bergamo e Brescia: a Bergamo la crescita frena ancora (52 casi in più, totale 11.002), mentre la leonessa d’Italia ancora combatte con numeri in salita: 167 i nuovi contagiati, rispetto ai 130 e ai 100 dei due giorni precedenti, per un totale di 12.475 malati.

Non resta che attaccarsi di nuovo all’unico dato positivo, quello del calo del numero dei ricoveri, nella speranza che l’attenuazione dei sintomi, sempre che sia effettivamente confermata, sia anche indice di un indebolimento e di una perdita di vigore del virus. Il tempo stringe, e bisogna ripartire.

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