Crisi dell’ospedale Valduce
«Avanti con i tagli, non si vende»

Parla il procuratore Mariella Enoc: «Io resto al mio posto». «Risparmi, senza licenziare». Emodinamica riapre

«Se vogliamo che l’ospedale vada avanti e che non si tocchino posti di lavoro, bisogna tagliare». La manager Mariella Enoc, chiamata a risanare i conti del Valduce con il ruolo di procuratore speciale, non usa mai giri di parole. E non lo fa nemmeno questa volta, di fronte alle domande sullo stato di salute della struttura di via Dante. «Il piano che abbiamo varato nei mesi scorsi, con l’accordo dei sindacati, sta proseguendo - spiega Enoc - e stiamo raggiungendo man mano gli obiettivi che ci eravamo dati. Circolano voci sul mio addio? Lo so, ma proprio in questi giorni la Congregazione mi ha confermato la fiducia e ha rafforzato ancora la mia posizione. Insomma, non me ne vado». Chiare le intenzioni della manager: «Continua la politica dei risparmi, non ci sono alternative. Ma facciamo di tutto per salvaguardare la qualità delle cure».

Per rendersi conto della gravità dei problemi basta ricordare che il conto economico del 2012 parla di un valore dei servizi (in sostanza i ricavi) pari a 94,6 milioni a fronte di costi pari a 100,3 milioni. Un passivo di 5,6 milioni, cui bisogna aggiungere altri 3,4 milioni di oneri finanziari (esposizione con le banche).

Il problema delle risorse

Mariella Enoc chiarisce anche il motivo che ha portato di recente al trasferimento di alcuni reparti, con annesse polemiche (l’ala “B” del terzo piano resta vuota mentre nel vecchio quinto piano “A” una decina di pazienti si ritrovano in camere senza bagno e gli spazi per la chemioterapia sono limitati): «Purtroppo il terzo piano B non può essere utilizzato perché mancano alcune misure di sicurezza e non abbiamo i soldi per fare questi lavori. Inoltre la Regione non paga e complica ulteriormente le cose, deve ancora approvare il piano del 2012-2014 e quindi non sappiamo ancora se e cosa ci finanzierà. In assenza di risorse da Milano, noi non potremo fare i lavori. Camere senza bagno? Sono pochi degenti, comunque è vero che al quinto piano A c’è un po’ di confusione, soprattutto in alcuni orari. Ma non possiamo spostare nessuno, il terzo B resta vuoto perché aspettiamo ancora i fondi regionali». Qualche buona notizia, comunque, è in arrivo: «La situazione migliorerà perché entro i primi di novembre sposteremo al sesto piano A il centro trasfusionale e lì troveranno posto i pazienti oncologici che hanno bisogno di trasfusioni. Ne approfitto anche per dire che il nostro reparto di Emodinamica riaprirà entro venti giorni». Il servizio era stato fermato, a sorpresa, qualche settimana fa, quando l’unico specialista in forza al Valduce se n’era andato. «Non metto certo a rischio la vita della gente, quindi ho diposto lo stop. Ora abbiamo trovato un medico e un borsista - dice Enoc - Riapriremo e andremo avanti nel discorso con l’Asl per creare un’unica Emodinamica con l’ospedale di Erba».

La Congregazione non molla

Il procuratore speciale smentisce poi le indiscrezioni su una possibile cessione dell’ospedale: «Il Valduce non è in vendita, una mossa del genere non è nei miei programmi e nemmeno nelle intenzioni della Congregazione». Confermato, invece, l’addio alla gestione della casa di riposo Villa Stefania, di Sala Comacina (ne parliamo a parte nel dettaglio): «Stiamo definendo tutto, per fare in modo che sia il nuovo gestore a occuparsi dei lavori necessari sulla struttura, lavori molto costosi. Pagheranno ovviamente l’affitto alla Congregazione».

Restano, intanto, i tagli in busta paga: i dipendenti li hanno accettati, a fronte delle garanzie sul mantenimento dei posti di lavoro. Nel 2013 il Valduce risparmierà 2 milioni e 300mila euro con la riduzione degli stipendi ma la razionalizzazione dei costi arriverà in totale a 4 milioni e 410mila euro grazie a ulteriori interventi come il blocco del turnover, la riduzione del monte ferie arretrato e l’incentivazione del part time. Inoltre l’ospedale conta di aumentare di 400mila euro le entrate puntando su prestazioni a pagamento(è stato attivato un nuovo poliambulatorio).

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