Croce Azzurra: «Affitto scandalo
La sede costa come il Sinigaglia»

Protestano i vertici della onlus dopo il rinnovo del contratto con il Calcio Como

Le ambulanze nell’ex scuola di via Colonna pagano soltanto 5mila euro in meno

«Se mi avessero detto che con 5mila euro in più potevo prendermi lo stadio, avrei firmato all’istante. Ci pensa? Con un campo vista lago per organizzare le nostre manifestazioni...».

Sorride Andrea Frigerio, uno dei consiglieri della Croce Azzurra (cinque sedi e cinquecento volontari al servizio dell’Emergenza e urgenza regionale) ma la polemica, feroce - e con qualche buon motivo -, è bella e servita. Il casus belli è il canone di locazione accordato dal Comune al Calcio Como, che per il vecchio Sinigaglia pagherà 31mila euro d’affitto all’anno, scontati i 40mila che, centesimo più centesimo meno, la società sportiva ha già speso per apportare alcune migliorie alla struttura.

La cifra “chiama” ineluttabilmente il confronto con i 25mila euro che la Croce azzurra versa ogni anno per la sede di via Colonna, l’ex scuola Decio Reggio, 350 metri quadrati che ospitano gli alloggi dei volontari, gli automezzi, un’aula per i corsi di formazione e i magazzini sanitari. La sede è attiva da tre anni - dopo la dismissione di quella precedente, in via Dante - e la differenza di trattamento è evidente.

E il Comune? Ieri l’assessore al Patrimonio Marcello Iantorno è tornato, per cominciare, sull’accordo per il Sinigaglia, ricordando che si tratta di un canone fissato per la locazione dei soli uffici.

In altre parole, l’amministrazione ha reiterato l’impianto della convenzione preesistente, stipulata con la giunta Bruni, che concedeva l’utilizzo gratuito del campo e delle gradinate. Poi ha aggiunto: «Il Comune non ha nessuna intenzione di fare cassa con le onlus, la cui attività sosteniamo e apprezziamo. In altre parole siamo qui, a disposizione di chi ci vuole incontrare». n

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