Da Como passa il 33%
dei soldi in fuga dall’Italia

Evasi 1,3 milioni al giorno. L’emorragia fiscale non conosce tregua. E nonostante i dati della finanza siano diventati più cauti, in quanto tengono conto “solo” della cifra effettivamente evasa e non degli elementi di reddito sottratti a tassazione

Un milione e trecentomila euro rubati al fisco ogni giorno in provincia di Como. L’emorragia fiscale non conosce tregua. E nonostante i dati della finanza siano diventati più cauti, in quanto tengono conto “solo” della cifra effettivamente evasa e non degli elementi di reddito sottratti a tassazione.

A fornire i risultati dell’attività 2013 delle fiamme gialle, ieri mattina al comando provinciale di piazza del Popolo, il colonnello Marco Pelliccia. Il quale ha sottolineato che lo scorso anno i finanzieri comaschi hanno scoperto un’evasione complessiva di 400 milioni di euro, a cui vanno aggiunti altri 100 milioni di Iva non pagata. Mezzo miliardo di euro che i comaschi hanno nascosto al fisco.

La maggior parte del tesoretto rubato alle casse dello Stato fa parte dell’evasione contestata ai 103 evasori totali scoperti lo scorso anno, contribuenti completamente sconosciuti al fisco che non hanno mai dichiarato un euro di reddito. Sono una ventina in più dell’anno precedente gli evasori totali scoperti dai finanzieri.

Nella lotta alla frode fiscale la magistratura ha disposto il sequestro per equivalente di 63 milioni e mezzo di euro. Come dire che dei 500 milioni evasi, almeno una piccola parte è già stata recuperata.

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