Da comunale ad aziendale
All’asilo pensano le imprese

Cabiate cerca un accordo per il “Piccoli passi”

«Le ditte aiutano le mamme lavoratrici»

Il concetto di welfare aziendale piace alle imprese della zona e di conseguenza la creazione di un asilo nido territoriale appare come un’ipotesi tutt’altro che remota.

Ha fatto breccia nel cuore e nelle menti di alcuni imprenditori l’appello lanciato dal sindaco Maurizio Brenna e da Confindustria per creare un servizio per i piccoli da 6 ai 36 mesi non solo rivolto ai residenti in paese, ma nel distretto Cantù-Mariano.

L’obiettivo è quello di riavviare la struttura pubblica “Piccoli Passi” chiedendo aiuto alle aziende del territorio con dipendenti potenzialmente interessati all’offerta. E le imprese hanno risposto.

«Il Comune rinuncia a chiedere l’affitto dello stabile e si fa carico delle utenze – spiega il sindaco – e in questo modo si potrebbe già scendere intorno ai 420 euro. Le aziende dovrebbero contribuire, a seconda delle dimensioni e delle possibilità, con una quota mensile a bambino tra i 100 e i 240 euro e questo porterebbe la retta finale tra i 180 e i 320 euro, variabile in base al tempo di frequenza del bambino. Le aziende vogliono aiutare le mamme lavoratrici».

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